Per tutto il mese di febbraio al poliambulatorio Nuova Medicina di Cesenatico il primo consulto con lo psicologo Davide Casto è gratuito.

Ma perché una coppia dovrebbe rivolgersi a uno psicologo? E come la consulenza psicologica può aiutare le coppie a superare il momento di crisi?

Il primo passo, spesso, è ristabilire una comunicazione funzionale, carente, se non del tutto assente in diverse coppie.

“Il più delle volte – dice il dottor Casto – le coppie hanno problemi di comunicazione sincera, onesta e funzionale. Tre volte su quattro è la donna che cerca di aprire il discorso su quello che non sta funzionando, ed è un ottimo pungolo. La consulenza, in questi casi, può essere uno spazio dedicato alla coppia, in cui lo psicologo funge da “traduttore ed interprete” oggettivo, prima ascoltando poi, successivamente, stimolando ciascuna delle parti a prendere consapevolezza dei propri modelli genitoriali acquisiti e replicati, inconsciamente, nella vita di coppia”.

“Non è raro che – prosegue Casto – a parole uno dica ‘non voglio essere come mio padre’ ma, di fatto, nei comportamenti ed ancora di più negli atteggiamenti quotidiani, effettivamente lo sia diventato.

Ad esempio, in una delle coppie che ho seguito negli ultimi anni, la dinamica disfunzionale che si presentava era: lui, tornando a casa la sera dopo una giornata di lavoro, si aspettava (o pretendeva?) la cena pronta; lei, non avendo interiorizzato il modello della “moglie-casalinga” non pensava nemmeno lontanamente di doverla preparare.

Risultato? Litigate furibonde! E discussioni infinite sul mancato rispetto delle esigenze altrui (in entrambi i sensi).

Cosa era successo? Il marito aveva interiorizzato uno dei “classici” modelli genitoriali patriarcali, osservati e vissuti nella propria famiglia d’origine e, non avendolo elaborato consapevolmente, non faceva altro che replicarlo tout court anche nella coppia, credendo che fosse la cosa più naturale possibile. Non aveva fatto i conti, il suo inconscio, che la sua partner avesse un modello genitoriale femminile diverso, in cui tutti i membri della famiglia compartecipano nelle attività di casa, tra cui anche facendosi da mangiare… E’ evidente che questi due copioni genitoriali, essendo così diversi, non potevano che entrare in rotta di collisione.

Comprese le dinamiche sottostanti, elaborati gli addentellati inconsci, la coppia ha avuto gli strumenti per poter decidere consapevolmente quale modalità operativa attuare, mediando tra i bisogni, i desiderata e le aspettative reciproche”.

“Potremmo dire che, per certi aspetti, le coppie sono un incontro di copioni e modelli genitoriali inconsciamente acquisiti – spiega lo psicologo – che ognuno si porta appresso e che, all’interno di una relazione, carica di aspettative l’altro partner.

Se i modelli si incastrano positivamente ed in modo funzionale, le persone si sentono bene e neanche si accorgono di queste dinamiche presenti, ma quando gli incastri sono disfunzionali, emergono le tensioni, le incomprensioni e le discussioni, sintomi di una mancata mediazione tra i reciproci copioni.

Un breve percorso di coppia, mirato e su un obiettivo specifico, spesso è la soluzione per superare queste tensioni prima che possano diventare causa di crisi, insoddisfazione se non separazione”.

Per maggiori informazioni e per contattare il dottor Casto:

Poliambulatorio Nuova Medicina

Via Fiorentini n.49 – Cesenatico

0547 81171