Con l’aumentare dell’età cresce anche la probabilità di ammalarsi di osteoporosi, patologia che arriva a colpire una donna su tre e un uomo su cinque ma che può essere prevenuta, diagnosticata (prima delle complicanze) e trattata per ridurre il rischio di incorrere in una frattura, pericolosissima nella terza età.
Nel corso della vita, circa il 40% della popolazione incorre in una frattura di femore, vertebra o polso, in maggioranza dopo i 65 anni ma i numeri sono in aumento a causa dell’aumento generale dell’aspettativa di vita. La mortalità da frattura del femore è del 5% nel periodo immediatamente successivo all’evento e del 15-25% a un anno.
L’osteoporosi è un grave problema soprattutto per gli uomini over 50 perché è poco conosciuta e, quindi, sottovalutata. Non a caso oltre il 90% delle densitometrie ossee, l’esame effettuato per controllare lo stato di salute dell’apparato scheletrico, in Italia viene effettuato sulle donne. Mentre in quest’ultime c’è una significativa relazione della patologia con la menopausa, negli uomini i principali fattori di rischio l’obesità e l’ipogonadismo, cioè una ridotta produzione di testosterone.
Il ministero della Salute, ribadendo l’importanza di controlli periodici ai fini preventivi per entrambi i sessi, dà cinque regole per mantenere le ossa in salute:
1 Uno stile di vita attivo
2 Una dieta varia ed equilibrata per prevenire sovrappeso e obesità
3 Assunzione di calcio e vitamina D
4 Riduzione del consumo di sale
5 Evitare fumo e abuso di alcool.
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