A cura del dottor Manuel Campanelli, il nostro specialista in Urologia
Il termine “cistite” indica l’infiammazione della vescica.
Si deve distinguere la cistite di origine batterica, la più frequente , e quella da causa non batterica .
Si calcola che l’80% delle donne sperimenta una cistite nel corso della propria vita e fino al 30 % delle donne adulte sviluppano episodi di cistiti ricorrenti nel corso dello stesso anno.
I germi più comuni responsabili delle cistiti batteriche sono l’Escherichia Coli (80%) mentre il 20% restante è costituito da altri germi.
Le cause predisponenti maggiori per le cistiti sono in primis un’alterazione della cosiddetta ‘flora residente’ a livello vaginale e la predisposizione genetica (alterazione di alcune specifiche proteine della parete vescicale). Altre cause sono l’età, i rapporto sessuali, la menopausa , la calcolosi delle vie urinarie, le condizioni di alterato svuotamento vescicale (malattie neurologiche, farmaci).
Le tre caratteristiche principali comuni a tutte le cistiti sono l’aumento della frequenza urinaria (pollacchiuria), il bruciore e l’urgenza.
Il semplice esame delle urine ed una urinocoltura rappresentano il primo approccio alla diagnosi; a questo punto la visita con l’urologo che eventualmente indicherà esami più particolari ed approfonditi, rappresentano la via preferenziale per giungere alla soluzione.
Tra le misure terapeutiche principali ricordiamo l’aumento dell’idratazione (almeno 2 litri di acqua al giorno), l’impostazione di una corretta terapia antibiotica ed un corretta gestione dell’ambiente non urinario (flora genitale/intestinale e comportamenti quotidiani).
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