Le allergie sono uno dei problemi che più preoccupano i genitori. E, sul tema, la confusione è sempre tanta. Nel Poliambulatorio Nuova Medicina di Cesenatico è il dottor Sergio Pasotti, immunologo e allergologo, a occuparsene: “Per una predisposizione genetica, alcuni individui reagiscono con un tipo particolare di infiammazione ad alcune sostanze presenti in natura che, di per sé, non avrebbero alcuna tossicità: l’individuo avverte disturbi che possono essere di lieve e media gravità, e che talvolta arrivano addirittura allo shock anafilattico”.
L’allergia può interessare l’apparato respiratorio, quello digerente e la pelle. L’infiammazione coinvolge particolari tipi di anticorpi chiamati Immunoglobuline della classe E ( IgE ).
Per le malattie allergiche IgE mediate (rinite, congiuntivite, asma bronchiale, orticaria) si esegue il prick test, che consiste nell’iniettare attraverso la cute dell’avambraccio i singoli allergeni posti in soluzione acquosa contenuti in una goccia. Il test è positivo se dopo quindici minuti nella zona in cui è stato iniettato un determinato allergene si manifesta un rossore con prurito intenso e gonfiore (pomfo). Il test è giudicato negativo se non compare alcuna alterazione della cute.
Per svelare invece una reazione allergica ritardata responsabile di dermatiti da contatto, mediata dai linfociti T e non dagli anticorpi IgE, viene praticata la metodica del patch test. Gli allergeni, che in questo caso si chiamano apteni, vengono posizionati sulla cute del dorso, alloggiati in dischetti di alluminio di un centimetro di diametro. La lettura avviene dopo 72 ore: si considera positivo il test quando nella sede di applicazione di una determinata sostanza aptenica compaiono rossore e delle vescicole.
Dopo la diagnosi, è necessaria una terapia adeguata sia profilattica che immediata per riparare i danni causati dall’infiammazione. Con i vaccini antiallergici si induce, inoltre, una tolleranza immunologica: le dosi iniziali sono crescenti, fino a raggiungere la massima dose tollerata dal paziente. La dose può essere ripetuta mensilmente per tre anni consecutivi.
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