Dr. Domenico Sambiasi

Oncologo medico

 

Il dottor Sambiasi effettua visite specialistiche e densitometria. In particolare, per la densitometria viene usato l’ecografo Echos: si tratta di un innovativo strumento non invasivo e privo di radiazioni i cui risultati sono veloci, accurati e affidabili. Echos permette la diagnosi precoce dell’osteoporosi, una malattia cosiddetta silenziosa perché comincia ad attaccare il corpo senza dare sintomi: quando questa patologia si manifesta evidentemente, lo stadio è già avanzato. Il test, che viene effettuato senza l’ausilio dei raggi X e dura circa due minuti, determina anche la gravità della malattia, prevede il rischio di fratture successive e monitora i cambiamenti ossei.

La prevenzione è fondamentale affinché le cifre vengano ridimensionate. Attualmente infatti i dati non sono confortanti: una donna su tre e un uomo su cinque soffrono di osteoporosi e la probabilità di ammalarsi cresce nella terza età quando le ossa deboli favoriscono fratture pericolosissime come quella del femore. Nonostante questo, l’osteoporosi è sottovalutata, soprattutto fra gli uomini.

Per mantenere le ossa in salute è necessario seguire uno stile di vita attivo e una dieta varia ed equilibrata per prevenire sovrappeso e obesità, assumere calcio e vitamina D, ridurre il consumo di sale, non fumare, bere con molta moderazione ma soprattutto farsi controllare periodicamente.

In particolare vi sono delle categorie per le quali è vivamente consigliata la diagnosi precoce. Innanzi tutto le persone che soffrono di celiachia hanno un rischio maggiore di osteoporosi e fratture. La celiachia infatti rappresenta una delle cause di perdita di massa ossea e alterato metabolismo minerale.

Anche i trattamenti oncologici aumentano il rischio di osteoporosi e fratture a causa della somministrazione di alcuni farmaci chemioterapici che causano la decalcificazione delle ossa. La maggior parte delle fratture avviene a livello vertebrale. Inoltre pure le persone affette da diabete hanno un rischio maggiore di osteoporosi e fratture dato che l’uso prolungato di insulina aumenta drasticamente la fragilità ossea. In particolare, vi sono fattori legati al diabete che sono stati identificati come correlati a fratture da osteoporosi: deficit della vista, scarso equilibrio, scarsa mobilità, ipoglicemia.

Nella gravidanza, poi, si verifica un notevole passaggio di calcio dalla mamma al bambino, specialmente nell’ultimo trimestre. La conseguenza è un abbassamento della densità ossea del bacino e della colonna vertebrale della madre, con un alto rischio di frattura dovuto anche al concomitante aumento di peso e di estrogeni. Tra i sintomi dell’osteoporosi in gravidanza vi sono: mal di schiena, dolore spinale, dolore a costole fianchi e polsi, mobilità ridotta.

Infine le fratture di fragilità nei pazienti con malattia renale cronica si verificano più precocemente e frequentemente. Questo perché chi è affetto da insufficienza renale cronica ha un deficit di vitamina D e K il quale produce disfunzioni a livello osseo.

Tutte queste situazioni dunque devono essere affrontate con consapevolezza e per tempo: la diagnosi precoce può scongiurare fratture e altre conseguenze pericolose.