A cura del dottor Nicola Setaro, ortopedico del centro Nuova Medicina. 


L’artrosi rappresenta una delle più frequenti cause di dolore e disabilità. I dati più recenti riferiscono che in Italia ne è affetto tra il 15 e il 20% della popolazione generale, con un aumento della prevalenza (>60-70%) nella popolazione over 65. Ma cos’è l’artrosi? L’artrosi è una patologia cronico-degenerativa in cui si verifica un progressivo deterioramento della cartilagine articolare; un tessuto connettivo specializzato unico nel suo genere che riveste le superfici ossee articolari riducendone l’attrito e le forze di carico. Oltre all’età, l’usura della cartilagini articolari, può essere favorita da altri fattori di rischio quali: familiarità, sovrappeso, pregresse fratture articolari, artriti, malattie circolatorie, lavori usuranti, ma anche da alcune attività sportive.

Questi fattori possono determinare l’insorgenza dell’artrosi anche in soggetti giovani al di sotto dei 40 anni; si parla, in tal caso, di artrosi precoce. Le zone di carico del corpo, come ad esempio l’anca e il ginocchio, rappresentano sicuramente i distretti più colpiti dalla patologia artrosica, la quale si manifesta in vari stadi evolutivi, ciascuno caratterizzato dall’insorgenza di sintomi diversi.

Nelle prime fasi il dolore è prevalentemente notturno o può insorgere dopo un’attività fisica più o meno prolungata.
Nelle fasi successive il dolore può rendere difficoltosa anche l’esecuzione di gesti semplici come alzarsi da una sedia o salire e scendere le scale. Compaiono, inoltre, altri sintomi quali: rigidità e, talora, scrosci articolari, impotenza funzionale e, nelle fasi più avanzate, gonfiore e versamento articolare. Alla comparsa di uno o più di questi sintomi, è importante eseguire subito degli accertamenti specifici per identificarne la causa. Una diagnosi precoce consente di individuare la patologia in una fase in cui possa ancora beneficiare dei trattamenti conservativi.

Oggi, infatti, molto più che in passato, è possibile mettere in campo tutta una serie di strategie terapeutiche atte a preservare la cartilagine articolare, ritardando o scongiurando l’ipotesi di un trattamento chirurgico che, nonostante gli sforzi prodotti dalla ricerca scientifica su più fronti, ad oggi rimane l’unica reale alternativa valida in caso di artrosi avanzata.